SINDACATI DEI PENSIONATI ALL’ATTACCO: PIÙ ASCOLTO E SOSTEGNO AGLI ANZIANI

«Ci trattano come la bocciofila e questo non è accettabile». 

Spi Cgil, Cisl pensionati e Uil Pensionati vanno all’attacco di Comune, Asugi e Inps a causa della totale mancanza di rapporto e confronto.

«Parliamo del 30 per cento della popolazione di Trieste, che viene trattata in maniera non decorosa», spiegano i segretari generali Adriano Sincovich (Spi Cgil), Pierangelo Motta (Fnp Cisl) e Giuliano Folchini (Uil pensionati).

Nel mirino in particolare la decisione della Regione di aumentare il numero di pazienti seguiti dai medici di Medicina generale, portandolo dagli attuali 1.500 a 1.700, «un numero inaccettabile, soprattutto nella possibile campagna vaccinale a tappeto.  Il piano vaccinale finora è stato gestito malissimo e senza neanche ascoltarci, con anziani senza computer abbandonati a doversi stampare i moduli da soli. 

Abbiamo poi chiesto al direttore generale di Asugi, Antonio Poggiana – spiegano ancora i sindacalisti – di avere il quadro sulle liste d’attesa, ma è sempre evasivo e non fornisce i numeri».

Esiste poi il problema degli sportelli dell’Inps «chiusi al pubblico e anche ai nostri patronati, i quali hanno un’estrema difficoltà a confrontarsi con gli addetti: capiamo che sono passati da 150 a 80, ma non si può chiedere a una persona di 80 anni di fare lo Spid». 

Infine nel mirino il Comune, «totalmente carente» nei servizi sociali a sostegno degli oltre 10 mila non autosufficienti, per la maggioranza anziani.


Dal quotidiano IL PICCOLO – Andrea Pierini 19 Febbraio 2021 

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